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TRASMETTITORE RFTIDE 5 CANALI

65,00 €
Tasse incluse
  • Politiche per la sicurezza (modificale con il modulo "Rassicurazioni cliente") Politiche per la sicurezza (modificale con il modulo "Rassicurazioni cliente")
  • Politiche per le spedizioni (modificale con il modulo Rassicurazioni cliente) Politiche per le spedizioni (modificale con il modulo Rassicurazioni cliente)
  • Politiche per i resi merce (modificale con il modulo Rassicurazioni cliente) Politiche per i resi merce (modificale con il modulo Rassicurazioni cliente)
Radiocomando a 5 canali funzionante a 868 MHz.
È l'elemento principale (master) della rete RFTide e viene utilizzato per inviare comandi e per avviare la procedura di abbinamento delle unità Slave.
Sul pannello frontale ha un pulsante per selezionare l’attuatore e tre per impartire i comandi, oltre ad una fila di LED che segnalano lo stato degli attuatori; sul retro c’è il pulsante con cui si avvia la procedura di abbinamento agli Slave.
Quanto ai LED, la fila segnala qual è il canale selezionato cui si trasmette il comando, mentre esiste anche un LED a più colori in grado di segnalare lo stato assunto dall’attuatore collegato allo Slave cui è stato inviato un comando.
In una rete RFTide ci possono essere più Radiocomandi; ognuno dei quali può entrare in una rete RFTide semplicemente apprendendo il codice del telecomando esistente: basta avviare l’apposita procedura sui due Radiocomandi.
Alimentazione a batteria (CR2032 - inclusa), dimensioni: 120,5 x 53 x 18 mm.
La rete RFTide™
Costituita da dispositivi Master che inviano i comandi (i quali possono essere comandi di acquisizione dati o esecuzione di operazioni), da altri che ne formano i nodi o End Device; i comandi possono essere inviati dall’apposito telecomando Aurel, ovvero da altri sistemi di trasmissione interfacciati con smartphone o PC.
Per l’esattezza, la rete RFTide prevede due tipi di trasmissione: quella dove un Master (tipicamente un telecomando) invia nella rete comandi che devono essere eseguiti dagli Slave, i quali a seconda del tipo di comando possono anche rispondere comunicandone, per esempio, l’avvenuta esecuzione (ad esempio l’impostazione di un relé); quella in cui a trasmettere è un Master collegato ad esempio ad un computer e quindi il comando può contenere un’interrogazione dello stato dello Slave o di un sensore ad esso collegato.
In quest’ultimo caso il Master non trasmette comandi di attivazione di utilizzatori, ma diviene veicolo di trasporto di dati da e verso l’eventuale computer o altro sistema collegato ad esso.
Gli Slave o End Device sono unità di vario genere che possono attivare utilizzatori elettrici mediante relé, ovvero acquisire dati riguardanti la misura di temperatura o altre informazioni da sensori.
La rete RFTide opera ad 868 MHz, banda di frequenze in cui Aurel ha una consolidata esperienza e nella quale al momento operano meno sistemi che nella classica ISM a 2,4 GHz; ciò permette una comunicazione meno disturbata.
Inoltre, operando ad una frequenza più bassa le perdite sono minori che a 2,4 GHz, quindi il consumo di elettricità da parte dei dispositivi è ridotto rispetto a quelli standard ZigBee.
Come nello ZigBee, nell’RFTide si può realizzare la comunicazione tra nodi che non si “vedono” direttamente, sfruttando il mesh networking: in pratica i dati trasmessi dai Master verso le unità Slave possono essere ripetuti da altri Slave o da appositi dispositivi chiamati Wall Repeater. Inoltre l’RFTide ammette la presenza, nella rete, di nodi mobili.

RIPETITORI

Anche detti Wall-Repeater, sono dei nodi che ricevono il segnale radio e lo ritrasmettono; in altre parole sono dei nodi non intelligenti e si distinguono dagli Slave per il fatto che ritrasmettono i segnali che ricevono senza fare distinzioni.

I Wall Repeater sono quindi dei ponti radio in miniatura che consentono ai Master di raggiungere gli Slave destinatari dei loro comandi ma che sono troppo lontani per essere raggiunti direttamente dal segnale RF; viceversa, permettono ai Master di ricevere eventuali dati che hanno richiesto agli Slave troppo lontani.

In una rete RFTide si possono installare quanti ripetitori servono, senza limite. Un malfunzionamento di uno o più ripetitori non pregiudica il funzionamento di tutta la rete, ma può renderne inutilizzabile la parte più lontana, che non può più ricevere il segnale dal Master.


Il ripetitore non va chiuso in contenitori metallici o messo a ridosso di ampi piani metallici, che ne influenzerebbero la diffusione dei segnali radio; ciò vale anche per le unità Slave.

Le dimensioni di appena 43x43x25 mm e l’apposita scatola ne favoriscono l’incasso.


Anche lo Slave è in teoria un ripetitore, ma usarlo come tale sarebbe improprio, perché il ripetitore è fatto per questa funzione ed allo scopo funziona a 220 V in modo da operare in stand-alone.


FE-8110-RFT-868-5CH